La scelta di una colorazione per capelli può diventare un’impresa ardua quando non si conosce la nomenclatura del settore. Le tinture destinate ai professionisti presentano sigle e diciture che, di primo acchito, possono sembrare criptiche per i neofiti. Niente panico, oggi vi parlo proprio di un concetto che non possiamo non conoscere se decidiamo di tingerci i capelli da sole: la scala delle altezze di tono. Curiosa di capire come funzionano le colorazioni professionali? Continua a leggere allora!

LA NUMERAZIONE DEI COLORI PROFESSIONALI

La maggior parte delle donne confonde il castano chiaro con il biondo scuro, è un dato di fatto. Spesso tendiamo a scegliere la colorazione in base all’idea che ci siamo fatte di quella nuance, salvo poi scoprire che non collima con la rappresentazione della stessa in ambito professionale. La numerazione delle colorazioni professionali (ossia quelle in tubo) è composta da due dati, due informazioni fondamentali che sono separate da un punto, da una barra oppure da una virgola:

  • Il primo numero, quello che precede la virgola o la barra o la virgola, indica l’altezza di tono del colore, ossia quanto è chiaro o scuro il colore
  • il secondo blocco di numeri, posposti rispetto al punto o alla barra, (possono essere uno o due) indicano la riflessatura primaria del colore e quella secondaria; quest’ultima può essere presente o meno, dipende dalla nuance.

Il focus di questo articolo è tutto sulla prima parte della notazione professionale, ossia quella riguardante l’altezza di tono. Parlerò diffusamente delle tonalità riflesso in altri articoli, per il momento non mettiamo troppa carne sul fuoco!

LA SCALA DEI TONI

La scala dei toni è un sistema di misurazione internazionale, la quale si sviluppa in dieci gradazioni che vanno dal più scuro, il nero, fino a sfumare verso il più chiaro, il biondo platino. La scala dei toni indica sostanzialmente quanto è chiaro o scuro un colore, nulla dice in merito alla riflessatura dello stesso. Conoscere questo sistema di misurazione evita errori di valutazione, primo su tutti quello di scegliere un colore troppo scuro solo perché, secondo il sentimento comune, pensavamo che fosse diverso. Ecco qua le gradazioni e la relativa numerazione:

Aver presente la scala dei toni ci aiuta a non prendere delle belle cantonate in sede di colorazione dei capelli. Un tipico errore è quello di considerare il biondo (7) un colore più chiaro di quello che è in realtà: nell’immaginario collettivo, il biondo è una nuance chiara, mentre nella nomenclatura professionale non lo è. La prossima volta che vi avventurare nel mondo dell’hair colouring da sole tenete ben presente la scala dei toni!