Una chioma sana, morbida e serica enfatizza la bellezza di ciascuna donna- e di ogni uomo, ovviamente! Un passaggio di primo rilievo nella beauty routine di ognuna è costituito dalla detersione del cuoio capelluto, affidata fondamentalmente agli shampoo. L’evoluzione continua del settore cosmetico ha permesso di avere un’ampia gamma di prodotti fra cui scegliere e spesso decidere può diventare un’impresa ardua! Vediamo insieme quali sono le categorie di shampoo reperibili in commercio e scopriamo come utilizzarli al meglio.

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LO SHAMPOO: UNA DEFINIZIONE

La funzione principale dello shampoo è quella di detergere il cuoio capelluto eliminando il sebo in eccesso e residui di sporco accumulati, garantendo al contempo l’integrità del film idrolipidico della cute e preservando lo strato cheratinico del capello. La genesi dello shampoo ha radici antiche e collocate ad oriente: fu portato in Occidente nel 1700, durante la dominazione inglese dell’India. Difatti, l’etimo della parola deriva dall’hindi e significa “massaggiare”, in quanto in origine era composto da un mix di erbe ed oli essenziali e veniva appunto massaggiato sulla cute. Il successo di questo prodotto non ha conosciuto battute d’arresto e ad oggi costituisce il primo passaggio di ogni trattamento per la cura del capello. Generalmente uno shampoo di qualità riesce a rimuovere lo sporco, la forfora e l’untuosità senza sgrassare completamente il cuoio capelluto; risulta facile e veloce da risciacquare, non appesantisce i capelli, li rende facilmente pettinabili e- ultimo ma non ultimo per importanza- crea un effetto antistatico sulla chioma. Questo per quanto attiene alle prerogative generiche- adesso entriamo in medias res con la disamina delle categorie più importanti di shampoo.

GLI SHAMPOO COSMETICI

Gli shampoo cosmetici sono i prodotti indicati in assenza di patologie o anomalie del capello e del cuoio capelluto. Fra le categorie più diffuse in commercio possiamo annoverare:

  • lo shampoo per capelli normali: il suo utilizzo è consigliato quando non vi è presenza di sebo e forfora, la sua funzione è quella di non alterare lo stato fisiologico del capello.
  • lo shampoo per capelli secchi: questo prodotto è consigliato in presenza di un capello disidratato, che ha perso il suo naturale strato lipidico. Solitamente risultano arricchiti con sostanze emollienti che aiutano ad apportare il giusto grado di idratazione al capello: olio d’oliva, karité e pantenolo, solo per citarne alcuni.
  • lo shampoo delicato o per lavaggi frequenti: contiene tensioattivi delicati che lo rendono adatto ad un uso frequente, fino ad arrivare ad un utilizzo quotidiano. In particolari situazioni lavorative oppure in caso di attività sportiva intensa può sorgere il bisogno di effettuare una detersione del cuoio capelluto frequente, pertanto è opportuno scegliere un prodotto delicato di questo tipo.

GLI SHAMPOO CURATIVI

Si tratta della categoria di shampoo deputata alla cura e al trattamento degli inestetismi più diffusi, ossia la forfora e la seborrea. Dal momento che hanno un’azione curativa, è sconsigliato il loro utilizzo per tutta la famiglia o comunque in condivisione con altre persone che non presentino le stesse problematiche.

  • lo shampoo antiforfora: presenta un’azione antimicotica e battericida e la sua funzione è quella di contrastare la formazione di batteri che causano la forfora. Sono formulati con tensioattivi delicati per la cute, dal momento che una rimozione aggressiva delle impurità potrebbe acuire il problema e portare addirittura ad una irritazione della cute.
  • lo shampoo antiseborroico: la sua funzione è quella di riportare la produzione sebacea ad una condizione fisiologica e di combattere la formazione di untosità. Per raggiungere questo obbiettivo, i prodotti antiseborroici sono solitamente poco schiumogeni: in questo modo evitano di impoverire il film idrolipidico naturalmente presente sulla cute. Un prodotto eccessivamente sgrassante avrebbe un effetto nefasto-porterebbe addirittura ad una iperproduzione di sebo in risposta all’azione aggressiva dello shampoo, peggiorando così il problema.

COME UTILIZZARE LO SHAMPOO

Adesso vediamo come applicare correttamente lo shampoo! Può sembrare un’azione banale, senza importanza, eppure in molte commettiamo tanti piccoli errori che possono causare disidratazione ed opacità delle lunghezze. Il primo errore è sicuramente quello di non diluire lo shampoo: i prodotti in commercio, in particolare quelli professionali, sono piuttosto concentrati e non andrebbero utilizzati puri, bensì diluiti con acqua in rapporto di 1:1 circa. Volendo aumentare il potere detergente del prodotto questa proporzione dovrà essere ridimensionata, tuttavia diluire lo shampoo con un po’ d’acqua è senza dubbio una buona prassi in qualsiasi circostanza. Il secondo errore è quello di applicare lo shampoo sulle lunghezze: il prodotto andrebbe massaggiato esclusivamente sul cuoio capelluto, in modo da eliminare residui di sporco ed impurità. Le lunghezze si detergono da sole nel momento del risciacquo della cute, non hanno bisogno di un’applicazione diretta del prodotto, pena la perdita di idratazione delle stesse. Terzo errore, direttamente correlato al secondo: strofinare le punte con lo shampoo. Anche in questo caso, l’unico effetto che otterrete sarà quello di seccare la vostra chioma. Per i motivi sopra elencati la scelta dello shampoo dovrebbe essere dettata dalle specifiche esigenze del cuoio capelluto e non dalla tipologia di capello- riccio, mosso oppure liscio. I trattamenti che vanno ad agire sulle lunghezze sono i conditioner e le maschere, sia con il risciacquo che senza- ma qui si apre un altro mondo! Vuoi saperne di più su questi prodotti? Leggi i post dedicati!